Cosa fare a Sedico (BL): 3 idee

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Scopri cosa fare a Sedico in Provincia di Belluno: la sagra delle antiche Rogge, escursione a Sedico, cascata val Montareze. Volete saperne di più? Prima di tutto…

Dove si trova Sedico?

Il comune di Sedico confina a nord con La Valle Agordina, a sud con Borgo Valbelluna, a sud est con Limana, a est con Longarone e Belluno, a ovest con Rivamonte Agordino, Gosaldo, Sospirolo e Santa Giustina.

La sagra delle antiche Rogge

L’edizione 2024 della sagra delle antiche Rogge si è svolta da mercoledì 22 a domenica 26 maggio in Piazza IV Novembre a Ponte di Bribano.

Il menù dell’ultimo appuntamento della manifestazione ha previsto invitanti specialità sai di mare che di terra, dal baccalà alla vicentina e le seppie in umido al pollo alla diavola e succulenti spiedi di carne, per non parlare della tradizionale porchetta delle rogge, piatto principe della sagra.

Se vi chiedete cosa fare a Sedico, la sagra delle antiche Rogge è un evento da non perdere per trascorrere la stagione primaverile all’insegna di musica dal vivo, pietanze goderecce da far venire l’acquolina in bocca e freddi boccali di birra da assaporare nella cornice di un’incantevole località armoniosamente inserita nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.

Per maggiori informazioni in merito alla vivace ricorrenza popolare è possibile consultare la pagina Facebook Sagra delle Antiche Rogge.

Escursione a Sedico: da Bolago alla Cascata val Montareze

Il punto di partenza dell’itinerario è il parcheggio del Campo comunale “Bruno Fant” in Via Libano. Da questa prospettiva, nelle giornate limpide si rimane incantati dalla spettacolare mole delle vette dolomitiche che cingono questa amena località immersa nel verde e nel silenzio.

All’incrocio con Via Barp svoltate a sinistra e procedete a nord ovest per 550 metri in direzione dell’omonimo abitato, punteggiato di antiche dimore in pietra e legno. Dopo aver superato un’antica abitazione di pietra (latteria, civico nº 12) svoltate a sinistra e seguite la sinuosa strada asfaltata che conduce al camposanto di Barp. Superato il cimitero, continuate a sud fino ad arrivare alla chiesa sconsacrata di Santa Maria Nascente a Valdenère di Bolago.

Annunciato in lontananza dalla cuspide della sua svettante torre campanaria, l’edificio plurisecolare sorge su un’altura erbosa da cui si gode di una veduta suggestiva della Valbelluna e delle imponenti montagne che si stagliano all’orizzonte. Dopo aver contemplato il paesaggio tornate in Via Barp e attraversate il borgo procedendo in lieve salita in direzione nord ovest, dopodiché lasciate alla vostra sinistra l’affittacamere “Vecchia Fattoria”.

Continuate su Via Barp per 650 metri, poi svoltate a sinistra e seguite Via Sommaval per circa 1,5 km in direzione del centro di Bolago, in cui si staglia la splendida chiesa in mattoni a vista dei Santi Faustino e Giovita in Libàno, costruita nel XIX secolo e consacrata agli albori del XX.

All’incrocio svoltate a destra in Via Bolago e procedete per 1 km lungo la strada che discente il soleggiato declivio alberato, poi imboccate Via Val di Fontana e addentratevi nella densa vegetazione boschiva di robinie, noccioli, abeti, pioppi e molti altri arbusti e rigogliose piante d’alto fusto.

Dopo 650 metri tenete la destra in Via Giovanni de Min e procedete per circa 1 km lungo la strada su cui si affaccia l’Oratorio della Madonna del Sonno – Pescul. All’incrocio con Via Casate, in corrispondenza di un grazioso capitello, girate a destra, affiancate il cimitero di Peron e continuate su Via Antonio Gramsci fino a sbucare nella strada regionale 203.

Svoltate a destra e continuate per 170 metri, poi girate a sinistra e attraversate la passerella pedonale del Peron, dalla quale si gode di una veduta panoramica mozzafiato del corso cristallino del Piave, del Monte di San Salvatore del gruppo dello Schiara.

Superato il ponte svoltate a destra e procedete a nord lungo l’itinerario che asseconda il corso del fiume sacro alla Patria. Il piacevole tracciato si articola ai piedi dei Monti del Sole in Località Gottardi inoltrandosi nella lussureggiante riserva naturalistica in cui sorge lo stagno dei rospi e la pozza delle anatre dalle gelide acque turchesi.

La parte conclusiva del precorso attraversa località Salet, estendendosi ai margini della luminosa area prativa, delimitata da una recinzione di legno, in cui pascolano i cavalli del Centro Equestre del Corpo Forestale dello Stato. Il percorso continua lungo l’antica Via degli Ospizi fino a portare, tramite un camminamento di legno, allo straordinario salto d’acqua, meta imperdibile per gli appassionati di escursionismo che si chiedono cosa fare a Sedico.

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