Scopri cosa fare a Zoppè di Cadore in Provincia di Belluno: casera Rutorto, Rifugio Venezia, il Monte Pelmo. Volete saperne di più? Prima di tutto…
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Dove si trova Zoppè di Cadore?
Il comune di Zoppè di Cadore confina a nord e a est con Vodo di Cadore, a sud e a ovest con Val di Zoldo.
Escursione da Zoppè di Cadore al Rifugio Venezia a Vodo di Cadore
Dal centro di Zoppè a Malga Livan
Il punto di partenza dell’escursione è il parcheggio in Via La Vara (46.38772169197995, 12.172364488943998), a pochi passi dal centro di Zoppè. Procediamo in lieve discesa su Via La Vara per circa 600 km, in direzione sud est. Dalla sinuosa strada asfaltata che si snoda lungo il declivio erboso, si abbraccia con lo sguardo la mole boscosa del Col de Pian e del Monte Ponta, ai cui piedi si estende l’abitato di Tamai, incantevole borgo punteggiato di caratteristici tabià e dimore in legno e pietra a vista.
Lasciamo alla nostra destra l’alloggio turistico Casa di Heidi, passiamo presso un’area picnic con quattro tavoli, due dei quali coperti da gazebo, otto panche, una bella fontana ricavata da un tronco e un barbecue collocato ai piedi di un larice. Superiamo un antico fienile e continuiamo sulla strada principale che affianca l’Elisuperficie Zoppè di Cadore fino ad arrivare all’agriturismo Malga Livan.
Da Malga Livan al sentiero CAI 493
Imbocchiamo la comoda strada asfaltata che si snoda ai margini di Malga Livan e procediamo in lieve salita all’ombra di un maestoso bosco di conifere. Dopo 650 metri raggiungiamo un’edicola in legno con la Croce del Cristo Saldo nella Tempesta. Nelle giornate limpide, volgendo lo sguardo a nord si rimane colpiti dalla solenne cima innevata del Monte Antelao, che dai suoi 3.263 metri s.l.m. troneggia su una sconfinata distesa di conifere.
Da Casera Rutorto al Rifugio Venezia
Al bivio seguiamo il sentiero CAI 493 alla nostra sinistra. Ben segnalato, il percorso si snoda nella densa vegetazione di conifere, le cui chiome punenti lasciano intravedere scorci paesaggistici di rara bellezza delle Dolomiti Cadorine. Raggiunta località Tornichè a 1693 metri di quota, seguiamo le indicazioni per casera Rutorto. Situata a 1.670 metri s.l.m., la casera è affiancata da una mandra, struttura a ferro di cavallo impiegata come ricovero per gli animali.
Il versante meridionale del Monte Pelmo
La tappa successiva dell’itinerario è il Tabià Belvedere, a 1.750 metri di altitudine, raggiunto il quale si continua sul comodo percorso CAI 493 fino a raggiungere quota 1.800 metri s.l.m. Da qui si continua sul CAI 471, da cui si gode di una visione mozzafiato del Monte Pelmo. Percorso consigliato agli appassionati di escursionismo e di fotografia che si chiedono cosa fare a Zoppè di Cadore, il tracciato si sviluppa lungo le ripidi pareti della Croda di Penna e conduce a una splendida area panoramica da cui si possono contemplare la spalla sud e la spalla est del Pelmo, erte rispettivamente a 3.061 metri s.l.m. e 3.034 metri s.l.m.
Sulla Via del Ritorno
La vista si fa ancor più spettacolare una volta arrivati a passo Rutorto, a 1931 metri di quota, in cui troviamo, incastonata ai piedi del Pelmo, il rifugio Venezia. Dopo aver ammirato lo straordinario paesaggio delle Dolomiti Cadorine, ritorniamo a Zoppè seguendo il CAI 471 e 493.
Se vi chiedete cosa fare a Zoppè di Cadore, l’itinerario è privo di difficoltà tecniche ed è adatto anche a escursionisti non esperti che desiderano immergersi in un’atmosfera sospesa nel tempo incastonata nel cuore delle Dolomiti.